Proroga stato di emergenza e misure speciali lavoro dipendente

Proroga stato di emergenza e misure speciali lavoro dipendente

Il decreto legge 221/2021, che proroga lo stato di emergenza dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022, non estende tutte le misure speciali legate al Covid-19 tuttora in vigore in ambito lavoristico.

Per ulteriori tre mesi ci sarà l’obbligo di possesso del green pass per accedere ai luoghi di lavoro, sia per quanto riguarda i dipendenti pubblici che quelli privati, con relativo onere, per i datori di lavoro, di effettuare i controlli. Prorogate anche le sanzioni per le aziende che non effettuano le verifiche e per gli addetti sorpresi al posto di lavoro senza certificazione verde. Che, per lavorare, è sufficiente nella versione base, cioè rilasciata a seguito di tampone, guarigione o vaccino, tranne che per alcune categorie di persone obbligate alla vaccinazione.

Estesa la possibilità di ricorrere allo smart working con modalità semplificate, cioè senza l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al ministero del lavoro. Il nuovo decreto, infatti, proroga al 31 marzo quanto previsto dall’articolo 90, commi 3 e 4, del Dl 34/2020 , dopo che il Dl 52/2020 aveva già spostato i termini prima dal 30 aprile al 31 luglio e poi alla fine di quest’anno.

I genitori di figli under 14 con loro conviventi, in caso di sospensione dell’attività didattica o educativa in presenza, o di quarantena o di infezione da Covid, potranno fruire di congedi retribuiti, di astensione dal lavoro non retribuita per figli dai 14 e fino a 16 anni, o di congedi a fronte di figli con handicap grave indipendentemente dall’età di questi ultimi. Si tratta delle misure introdotte dall’articolo 9 del Dl 146/2021 con efficacia dall’inizio dell’attuale anno scolastico e fino al 31 dicembre.

Inoltre l’assenza di qualunque lavoratore del settore privato per quarantena o permanenza domiciliare non è più equiparata alla malattia con non computabilità ai fini del periodo di comporto.

Infine, ad oggi, non sono previste nuove disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale, seguirà una nostra circolare non appena ci saranno novità in merito.